Cassazione penale Sez. II sentenza n. 42037 del 9 ottobre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:42037PEN

Massima

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Il delitto di associazione per delinquere è configurabile quando vi sia una predisposizione di un'organizzazione strutturale, sia pure minima, di uomini e mezzi, funzionale alla realizzazione di una serie indeterminata di delitti, nella consapevolezza, da parte dei singoli associati, di far parte di un sodalizio durevole e di essere disponibili ad operare nel tempo per l'attuazione del programma criminoso comune. A tal fine, rilevano elementi quali la stabilità del vincolo associativo, la ripartizione di ruoli specifici tra i partecipi, la disponibilità di locali utilizzati come basi logistiche, il costante contatto telefonico finalizzato all'organizzazione di ulteriori reati, nonché l'interscambiabilità dei ruoli, che denota una notevole capacità organizzativa e stabilità del sodalizio. Ai fini della valutazione della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per reati diversi dall'associazione, il giudice può legittimamente considerare, oltre agli elementi di prova diretti, anche indizi di natura indiziaria, quali l'analogia tra il modus operandi di reati connessi, il collegamento tra l'indagato e i mezzi utilizzati per commettere il reato, nonché l'attribuzione all'indagato di utenze telefoniche risultate attive in prossimità temporale e spaziale della commissione del fatto, specie ove tale attribuzione sia corroborata da ulteriori elementi probatori. Tali valutazioni rientrano nell'esclusiva competenza del giudice di merito e non sono sindacabili in sede di legittimità, se sorrette da motivazione adeguata, coerente ed esente da errori logici e giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI R. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Trento, sezione del riesame in data 24/4/2014;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Roberto Maria Carrelli Palombi di Montrone;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, dott. BALDI Fulvio, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 27/…

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