Cassazione penale Sez. V sentenza n. 55741 del 13 dicembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:55741PEN

Massima

Massima ufficiale
Ai fini della integrazione del "fatto ingiusto altrui", costitutivo dell'attenuante della provocazione, è necessario che esso rivesta carattere di ingiustizia obiettiva, intesa come effettiva contrarietà a regole giuridiche, morali e sociali, reputate tali nell'ambito di una determinata collettività in un dato momento storico e non valutate con riferimento alle convinzioni dell'imputato e alla sua sensibilità personale, non corrispondenti a canoni di civile convivenza. (Nella specie, la Corte ha escluso che l'atteggiamento della persona offesa, consistito nel corteggiare la moglie dell'imputato, potesse integrare gli estremi della provocazione, ritenendo irrilevanti le ragioni del ricorrente incentrate sulle considerazioni che, con tale atteggiamento, la vittima aveva messo in dubbio la sua "autorità" nei confronti della moglie e leso il suo "prestigio" in un contesto ambientale di tipo criminale).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. SCOTTI ((omissis)) - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/06/2016 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GRAZIA MICCOLI;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. LOY FRANCESCA, che ha concluso per l'inammissibilita'.
Udito il difensore l'avv. (OMISSIS) si associa alle conclusioni del Proc.Gen. e deposita conclusioni scritte e nota spese delle qual…

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