Consiglio di Stato sentenza n. 3423 del 2010

ECLI:IT:CDS:2010:3423SENT

Massima

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Il giudice amministrativo, nell'accogliere il ricorso per l'esecuzione del giudicato, afferma che la sentenza di annullamento di un provvedimento amministrativo non produce effetti solo in relazione alle vicende che hanno portato alla sua adozione, ma estende la sua efficacia anche sull'attività amministrativa successiva alla conclusione del processo. Pertanto, in sede di valutazione dell'attività amministrativa successiva alla decisione giurisdizionale, il giudice deve individuare nel giudicato amministrativo tutti gli effetti legalmente dovuti, oltre il limite della mera rinnovazione dell'atto impugnato, e potenzialmente inclusi nella pronuncia, in considerazione della particolare consistenza della motivazione e del suo contenuto conformativo, che consiste in quella specifica efficacia propria della decisione di accoglimento in grado di orientare i poteri amministrativi in sede di rinnovazione dell'attività dopo l'annullamento. Tale effetto conformativo vincola la successiva attività dell'Amministrazione di riesercizio del potere, in quanto il giudice, quando accerta l'invalidità dell'atto e le ragioni che la provocano, stabilisce quale è il corretto modo di esercizio del potere e fissa quindi la regola alla quale l'amministrazione si deve attenere nella sua attività futura. Pertanto, il ricorso per l'ottemperanza al giudicato amministrativo è lo strumento processuale idoneo ad assicurare che, in sede di rinnovazione dell'attività conseguente alla formazione del giudicato, l'amministrazione ponga in essere non un'attività purchessia, bensì l'attuazione puntuale di quanto statuito nella sentenza, anche laddove le attività che l'amministrazione deve porre in essere per portare ad esecuzione il giudicato involgano profili di apprezzamento discrezionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL CONSIGLIO DI STATO
IN SEDE GIURISDIZIONALE
SEZIONE QUINTA
ha pronunciato la presente
DECISIONE
Sul ricorso numero di registro generale 7803 del 2009, proposto da:
In.Am. Srl, rappresentato e difeso dagli avv. Ro.Co., Fr.Ga.Sc., con domicilio eletto presso Fr.Ga.Sc. in Roma;
contro
Regione Abruzzo, rappresentato e difeso da.Le., domiciliata per legge in Roma, via dei Portoghesi, 12; Ar.Ab. - Agenzia Regionale per la Tutela dell'Ambiente, Comune di Mozzagrogna; Comune di Lanciano in Persona del Sindaco P.T., rappresentato e difeso dall'avv. Gi.Ca., con domicilio eletto presso Al.Co. in Roma;
per l'esecuzione del giudicato
di cui alla decisione del CONSIGLIO DI STATO - SEZ. V n. 01160/2009, resa tra le parti, concernente DINIEGO REALIZZAZIONE DISCARICA PER RIFIUTI NON PERICOLOSI.
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visti gli atti di costituzione in giudizio della Regione A…

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