Cassazione penale Sez. I sentenza n. 27875 del 26 giugno 2014

ECLI:IT:CASS:2014:27875PEN

Massima

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La massima giuridica che si può estrarre dalla sentenza è la seguente: L'aggravante dei futili motivi (art. 61 n. 1 c.p.) ricorre quando la determinazione delittuosa sia stata causata da uno stimolo esterno così lieve, banale e sproporzionato rispetto alla gravità del reato, da apparire, per la generalità delle persone, assolutamente insufficiente a provocare l'azione delittuosa, tanto da poter considerarsi più un pretesto che una causa determinante dell'evento. L'ambiguità probatoria sul punto non può ritorcersi in danno dell'imputato, al quale non può essere accollato l'onere di fornire la prova negativa sull'inesistenza della futilità del motivo. L'aggravante della crudeltà (art. 61 n. 4 c.p.) ricorre quando vengano inflitte alla vittima sofferenze che esulano dal normale processo di causazione dell'evento, in quanto la gratuità dei patimenti cagionati rende particolarmente riprovevole la condotta del reo, rivelando la sua indole malvagia e insensibilità a ogni richiamo umanitario. L'attenuante della minore partecipazione (art. 114 c.p.) non può essere riconosciuta quando il contributo dell'imputato, pur non essendo determinante per la realizzazione dell'evento, sia comunque espressione della stessa intenzione omicida degli altri concorrenti. Le circostanze attenuanti generiche possono essere negate in presenza di una estrema gravità del fatto, desumibile dalla qualità e natura del delitto realizzato e dalle sue efferate modalità di consumazione, nonché dalla totale assenza di pietas e di sentimento umano mostrati durante e dopo la commissione dell'omicidio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. CAIAZZO ((omissis)) - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. CASA Filippo - rel. Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 11/2012 CORTE ASSISE APPELLO di ROMA, del 25/09/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 05/03/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FILIPPO CASA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;

udito, per la parte …

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