Cassazione penale Sez. II sentenza n. 1463 del 14 gennaio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:1463PEN

Massima

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Il comportamento minaccioso e intimidatorio dell'agente, valutato in relazione alle concrete circostanze oggettive, quali la sua personalità sopraffattrice, l'ingiustizia della pretesa e le particolari condizioni soggettive della vittima, integra l'elemento strutturale del reato di estorsione, anche quando le condotte di violenza o minaccia, singolarmente considerate in relazione alle modalità di realizzazione e all'elemento temporale, appaiano dotate di una propria completa individualità, configurando così autonomi tentativi di estorsione unificabili dal vincolo della continuazione. La credibilità soggettiva e l'attendibilità intrinseca delle dichiarazioni della persona offesa, debitamente motivate dal giudice di merito, possono costituire prova sufficiente per l'affermazione della responsabilità penale dell'imputato, anche in assenza di ulteriori riscontri probatori. Il giudice di merito, nell'esercitare il proprio potere discrezionale nell'applicazione delle circostanze attenuanti generiche, non è tenuto a prendere in considerazione tutti i parametri previsti dall'art. 133 c.p., essendo sufficiente che indichi quello che abbia avuto maggior rilievo ai fini della decisione, purché la motivazione sia logica e non contraddittoria. La disparità di trattamento sanzionatorio tra coimputati, se non sorretta da argomentazioni irragionevoli o paradossali, non costituisce vizio di motivazione rilevabile in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - est. Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
nella causa penale promossa da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
(OMISSIS) nato a (OMISSIS)
avverso la sentenza della Corte d'appello di Napoli del 16/3/2017;
visti gli atti, la sentenza ed i ricorsi;
sentita la relazione del Consigliere Dott.ssa Lucia Aielli;
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott.ssa CARDIA Delia, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' dei ricorsi;
udito il difensore della parte civile avv. (OMISSIS) per la parte civ…

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