Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 6375 del 16 febbraio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:6375PEN

Massima

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Il giudice di merito gode di ampio potere discrezionale nella determinazione della pena edittale, purché la scelta sia effettuata nel rispetto dei parametri valutativi di cui all'art. 133 c.p. e non risulti frutto di mero arbitrio o di ragionamento illogico. Pertanto, la valutazione dei vari elementi per la concessione delle attenuanti generiche e la dosimetria della pena rientrano nei poteri discrezionali del giudice a quo, il cui esercizio è censurabile in Cassazione solo quando sia manifestamente irragionevole o privo di adeguata motivazione. Inoltre, quando la pena inflitta risulta contenuta in una fascia medio-bassa rispetto al minimo e al massimo edittale, non è necessaria una specifica motivazione, essendo sufficiente l'indicazione della valutazione dei criteri di cui all'art. 133 c.p. e della conformità ad equità della sanzione irrogata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA ((omissis)) - Presidente

Dott. ZECCA Gaetanino - Consigliere

Dott. IZZO Fausto - Consigliere

Dott. MASSAFRA Umberto - rel. Consigliere

Dott. BLAIOTTA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS):

avverso la sentenza n. 19665/2009 TRIBUNALE di ROMA, del 02/11/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 21/12/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. UMBERTO MASSAFRA;

Udito il Procuratore Generale in persona del dott. FODARONI Giuseppina che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

IN FATTO E IN DIRITTO

Con sentenza in data 2.11.2009 il Giudice monocratico del…

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