Cassazione penale Sez. II sentenza n. 17082 del 15 aprile 2013

ECLI:IT:CASS:2013:17082PEN

Massima

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Il possesso di un bene di provenienza illecita, come un telefono cellulare rubato, integra il reato di ricettazione, anche in assenza di una prova diretta dell'effettiva conoscenza della provenienza delittuosa da parte dell'imputato, qualora le circostanze del caso concreto, come la inverosimiglianza delle giustificazioni fornite, inducano il giudice di merito a ritenere sussistente l'elemento soggettivo del dolo. Il delitto di appropriazione indebita di cose smarrite, che presuppone l'effettivo smarrimento del bene, si differenzia dalla ricettazione, in cui il bene è stato oggetto di furto, non potendosi ritenere plausibile che il ladro, mosso da finalità di profitto, abbia poi abbandonato il bene in luogo pubblico. Il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione delle risultanze probatorie a quella compiuta dal giudice di merito, la cui decisione è insindacabile se sorretta da adeguata motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - rel. Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 244/2007 CORTE APPELLO di LECCE, del 04/06/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 27/03/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ENZO IANNELLI;

Letti gli atti, la sentenza impugnata, il ricorso;

Udita la relazione del Cons. Dr. ((omissis));

Udite le conclusioni del S. Procuratore generale, Dr. ((omissis)), per il rigetto del ricorso.

Udite le conclusion…

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