Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, ha stabilito che il provvedimento di rimozione di un cancello realizzato su area pubblica, il quale impedisce la fruizione di altri beni pubblici, è esente da vizi di illegittimità. Infatti, il cancello, insistendo su area pubblica denominata "vico III Grotte", inibisce l'ingresso e il passaggio dalla stradella comunale, nonché il raggiungimento delle aree demaniali, impedendo così la possibilità della pubblica fruizione di tali spazi. Pertanto, il Comune ha legittimamente ordinato la rimozione del cancello, in quanto opera realizzata senza le necessarie autorizzazioni su suolo pubblico e che ostacola l'accesso e la libera circolazione dei cittadini. Il principio di diritto affermato è che l'Amministrazione può legittimamente ordinare la rimozione di opere realizzate abusivamente su area pubblica, anche se a tutela di interessi privati, qualora le stesse impediscano la fruizione di beni demaniali o comunque di uso pubblico.