Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia, Sezione II, ha affermato il seguente principio di diritto: Il parere negativo espresso dalle amministrazioni competenti sulla compatibilità ambientale e paesaggistica di un progetto di impianto eolico non può essere superato attraverso la mera presentazione di integrazioni documentali o chiarimenti, qualora dal contenuto del parere emerga chiaramente che non sia ipotizzabile alcuna modifica progettuale idonea a rendere il progetto assentibile. In tali casi, il principio del c.d. dissenso costruttivo non può essere utilmente invocato, in quanto strettamente funzionale a rendere assentibile il progetto sottoposto al giudizio dell'Autorità coinvolta nel procedimento autorizzativo. Inoltre, nell'esercizio della funzione di tutela del paesaggio attribuita al Ministero della Cultura, l'interesse che lo stesso deve considerare è solo e soltanto quello relativo alla tutela paesaggistica, rimanendo ad esso preclusa la possibilità di valutare in termini relativi ad altri interessi l'impatto paesaggistico dell'intervento. L'attività di comparazione e di bilanciamento dell'interesse affidato alla cura del Ministero della Cultura con interessi pubblici di altra natura è di competenza delle diverse amministrazioni coinvolte. Infine, le disposizioni contenute nei piani paesaggistici regionali, ai sensi dell'art. 145, comma 3 del D.lgs. n. 42 del 2004, sono cogenti e prevalenti sulle disposizioni difformi eventualmente contenute in altri strumenti di pianificazione, ivi comprese le Linee Guida nazionali per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili.