Cassazione penale Sez. I sentenza n. 14505 del 2 aprile 2009

ECLI:IT:CASS:2009:14505PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti si configura quando sussistono un accordo tra più soggetti volto a costituire una struttura permanente finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti di cessione o traffico di droga, nonché il contributo causale e consapevole di ciascun partecipe al raggiungimento del fine comune, anche attraverso la semplice attività di spaccio al dettaglio, purché svolta in modo stabile e continuativo, con la consapevolezza di operare nell'ambito dell'organizzazione criminale. A tal fine, non è necessaria una complessa e articolata organizzazione, essendo sufficiente l'esistenza di strutture, anche rudimentali, idonee a fornire un supporto stabile e duraturo alle singole deliberazioni criminose. L'elemento soggettivo del reato associativo è integrato dalla coscienza e volontà di partecipare attivamente alla realizzazione del programma delinquenziale in modo stabile e permanente. Inoltre, la sistematica immissione sul mercato di diverse tipologie di sostanze stupefacenti attraverso una rete di spaccio consolidata, nonché l'entità complessiva dell'attività delittuosa posta in essere, sono elementi che escludono l'applicabilità della circostanza attenuante di cui all'art. 74, comma 6, del D.P.R. n. 309/1990.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CANZIO Giovanni - Presidente

Dott. CORRADINI Grazia - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

SA. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 28/03/2008 CORTE APPELLO di LECCE;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. CASSANO MARGHERITA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. Delehaye E., che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

Udito il difensore avv. Maggio S. che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Il 28 marzo 20…

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