Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esercizio della propria giurisdizione, ha stabilito che: 1. L'amministrazione comunale è tenuta ad acquisire d'ufficio tutti i documenti, le informazioni e i dati, anche catastali, necessari per il rilascio di un titolo edilizio, senza poter richiedere attestazioni o perizie sulla veridicità e autenticità di tali documenti. Lo stato legittimo di un immobile è quello risultante dai titoli abilitativi che ne hanno disciplinato la costruzione e gli eventuali successivi interventi. 2. Qualora il titolo edilizio sia stato rilasciato sulla base di un progetto che contenga errori di interpretazione o di calcolo delle volumetrie, non può ritenersi sussistente una "falsa rappresentazione dello stato dei luoghi" da parte del privato, tale da consentire l'annullamento del titolo oltre il termine di 12 mesi previsto dalla legge, in quanto l'amministrazione è tenuta a verificare la correttezza dei dati progettuali prima del rilascio. 3. In tali casi, il privato ha maturato un legittimo affidamento sulla conformità urbanistica ed edilizia dell'intervento, per cui l'annullamento del titolo oltre il termine di 12 mesi è illegittimo, così come l'ordinanza di demolizione che ne consegue.