Il sequestro e la confisca di prevenzione, pur avendo carattere patrimoniale, si fondano su presupposti e finalità diversi rispetto al sequestro e alla confisca penale, di talché l'accertamento della disponibilità indiretta del bene in capo al proposto può prescindere dall'esito del procedimento penale e dalla preclusione derivante dall'articolo 649 c.p.p. Ai fini della confisca di prevenzione, il giudice può legittimamente ritenere la disponibilità indiretta del bene in capo al proposto sulla base di una pluralità di elementi fattuali, anche diversi da quelli valutati in sede penale, che dimostrino come il bene, pur formalmente intestato a terzi, sia nella effettiva disponibilità del proposto, quale strumento per occultare la sua reale partecipazione a società e attività economiche. La confisca di prevenzione, essendo assimilata alle misure di sicurezza, è soggetta alla disciplina di cui all'articolo 200 c.p. in caso di successione di leggi nel tempo, indipendentemente dalle modifiche normative intervenute.