Cassazione penale Sez. I sentenza n. 14533 del 17 aprile 2012

ECLI:IT:CASS:2012:14533PEN

Massima

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La condanna penale, anche se parzialmente condonata, può essere valutata ai fini dell'applicazione del reato continuato, in quanto il condono della pena non incide sulla valutazione della connessione tra i reati ai sensi dell'art. 81 c.p. La Corte di Cassazione ha consolidato tale principio, affermando che la circostanza che una delle condanne considerate ai fini della continuazione abbia beneficiato di un provvedimento di condono non preclude l'applicazione dell'istituto del reato continuato, in quanto il condono della pena non determina l'estinzione del reato e non impedisce di considerare la connessione tra i diversi episodi delittuosi. Pertanto, il giudice dell'esecuzione può legittimamente applicare la disciplina della continuazione anche quando una delle condanne considerate abbia beneficiato di un provvedimento di condono, purché risulti accertata la sussistenza dei presupposti di cui all'art. 81 c.p. in relazione all'insieme dei reati commessi. Inoltre, il giudice di legittimità non può sostituirsi al giudice di merito nell'accertamento dei presupposti fattuali per l'applicazione del reato continuato, essendo tale valutazione riservata alla competenza esclusiva del giudice di cognizione, il quale è tenuto a motivare adeguatamente le proprie conclusioni sulla base degli elementi probatori acquisiti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. SIOTTO Maria C. - rel. Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI CATANZARO;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS) C/;

avverso l'ordinanza n. 6/2011 CORTE ASSISE APPELLO di CATANZARO, del 05/05/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIA CRISTINA SIOTTO;

lette le conclusioni del PG, che ha chiesto dichiararsi il ricorso inammissibile.

RILEVA

Con ordinanza del 5/5/2011 depositata il 25/…

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