Cassazione penale Sez. I sentenza n. 6626 del 18 febbraio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:6626PEN

Massima

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Il giudice può applicare la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di un indagato per il delitto di associazione di tipo mafioso, qualora sussistano gravi indizi di colpevolezza desumibili da elementi probatori quali la corrispondenza intrattenuta con i familiari, le intercettazioni di conversazioni tra presenti, le relazioni di servizio della polizia giudiziaria e i risultati dei servizi di osservazione e controllo, i quali dimostrino che l'indagato abbia assunto la direzione della consorteria mafiosa, subentrando al capo-cosca deceduto, con funzioni di supporto, indirizzo e organizzazione degli affiliati rimasti sul territorio. Tali elementi, pur se in parte già oggetto di un precedente giudicato, possono integrare gravi indizi di colpevolezza per il perdurare della condotta criminosa in epoca successiva al giudicato, senza che sia necessario l'accertamento di nuovi fatti costituenti reato. Il giudice, nel motivare l'applicazione della misura cautelare, deve indicare in modo specifico e puntuale gli elementi probatori posti a fondamento del provvedimento, senza che sia sufficiente una mera enunciazione apodittica di dati privi di valenza indiziaria. Tuttavia, le censure del ricorrente che si risolvano in una mera critica della valutazione degli elementi probatori da parte del giudice, pur se astrattamente scrutinabili sotto il profilo della contraddittorietà o illogicità della motivazione, sono inammissibili nel giudizio di legittimità, essendo consentito il sindacato di questa Corte solo per violazione di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. SIOTTO Maria Cristina - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - rel. Consigliere

Dott. BONITO Francesco Mari - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso, iscritto al numero del registro generale a margine indicato, proposto da:

CO. Co. , nato a (OMESSO);

avverso la ordinanza del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Reggio di Calabria 3 settembre 2009;

- Esaminati gli atti;

- Udita in Camera di consiglio la relazione svolta dal Consigliere Relatore, Dott. Massimo Vecchio;

Uditi, altresi', in Camera di consiglio:

- il rappresentante del Pubbl…

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