Cassazione penale Sez. I sentenza n. 32973 del 8 settembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:32973PEN

Massima

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Il giudice della prevenzione, nel valutare la pericolosità sociale di un soggetto, può autonomamente apprezzare gli elementi probatori acquisiti anche da procedimenti penali, senza essere vincolato dalle conclusioni di tali procedimenti, purché motivi adeguatamente le ragioni per le quali ritiene di discostarsi dalla valutazione del giudice penale. Il giudicato penale, infatti, ha effetti limitati ai soli fatti storici accertati, mentre la valutazione della pericolosità sociale rientra nella competenza esclusiva del giudice della prevenzione, il quale può legittimamente pervenire a una diversa conclusione rispetto a quella raggiunta in sede penale, sulla base di un più ampio quadro indiziario e di una differente prospettiva valutativa, propria del giudizio di prevenzione. Ciò in quanto il procedimento di prevenzione, pur avendo natura accessoria e strumentale rispetto al processo penale, mantiene una propria autonomia e peculiarità, essendo finalizzato non all'accertamento della responsabilità penale, bensì alla tutela della sicurezza pubblica attraverso l'applicazione di misure di prevenzione personali. Pertanto, il giudice della prevenzione non è vincolato dalle valutazioni compiute in sede penale, potendo discostarsi da esse qualora ritenga, sulla base di un più ampio e approfondito esame degli elementi probatori, che sussistano i presupposti per l'applicazione della misura di prevenzione, anche in presenza di un proscioglimento in sede penale. Ciò a condizione che tale divergenza sia adeguatamente motivata, senza incorrere in vizi logici o di illogicità manifesta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - rel. Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DI. VI. PI. N. IL (OMESSO);

avverso il decreto n. 40/2006 CORTE APPELLO di CALTANISSETTA, del 21/07/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. UMBERTO GIORDANO;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. SALVI che ha chiesto il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Di. Vi. Pi. - sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per 3 anni con decreto del 3/2/05 del Tribunale di Caltanissetta, confermato con decreto del 17/1/06 della l…

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