Il provvedimento di sospensione dell'attività imprenditoriale può essere legittimamente adottato dagli organi di vigilanza del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, anche su segnalazione delle amministrazioni pubbliche secondo le rispettive competenze, quando riscontrano l'impiego di personale non risultante dalla documentazione obbligatoria in misura pari o superiore al 20 per cento del totale dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro, al fine di far cessare il pericolo per la tutela della salute e la sicurezza dei lavoratori, nonché di contrastare il fenomeno del lavoro sommerso e irregolare. Tale provvedimento, adottato sulla base di un'adeguata istruttoria e di una chiara motivazione in ordine ai presupposti e alle ragioni sottese, non è viziato da eccesso di potere, difetto di istruttoria, travisamento dei presupposti in fatto, irragionevolezza, contraddittorietà o manifesta ingiustizia, né da difetto di motivazione. La sospensione, pur essendo una misura discrezionale, risulta comunque accompagnata da un termine espresso nell'an e dall'indicazione delle modalità per il relativo superamento nel quando, in conformità alla normativa applicata. Inoltre, il rigetto del ricorso gerarchico avverso il provvedimento di sospensione è adeguatamente motivato, essendo infondate le censure dedotte dalla parte ricorrente.