Cassazione penale Sez. II sentenza n. 39161 del 24 settembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:39161PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza degli elementi indiziari e delle esigenze cautelari a fondamento della misura restrittiva disposta nei confronti di un soggetto per il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso, deve verificare la logicità e la coerenza della motivazione del giudice di merito, senza poter supplire alle carenze motivazionali con proprie valutazioni, dovendo invece rinviare al giudice di merito per un nuovo esame che tenga conto delle censure sollevate. Inoltre, il decorso di un considerevole lasso di tempo tra la data di consumazione del reato associativo e l'emissione della misura cautelare, in assenza di elementi significativi di attualità delle esigenze cautelari, può comportare l'insussistenza di tali esigenze.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 09/05/2019 del TRIB. LIBERTA' di MESSINA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MANTOVANO ALFREDO;
sentito il PG Dott. VIOLA ALFREDO POMPEO, che Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita' per rinuncia.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
Con ordinanza in data 9/05/2019 - dep. il 24 successivo il TRIBUNALE di MESSINA in sede di riesame rigettava il ricorso proposto da (OMISSIS) contro il provved…

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