Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 21519 del 1 giugno 2021

ECLI:IT:CASS:2021:21519PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La configurabilità dell'aggravante della ingente quantità di stupefacenti di cui all'art. 80, comma 2, del D.P.R. n. 309/1990 non dipende esclusivamente dal dato ponderale, ma richiede una valutazione complessiva delle circostanze del caso concreto, con particolare riguardo alla pericolosità della condotta e al livello di potenziale compromissione della salute e dell'ordine pubblico. Pertanto, il superamento del limite quantitativo individuato dalle Sezioni Unite (2 kg per le droghe leggere) non determina automaticamente la sussistenza dell'aggravante, dovendosi in ogni caso valutare elementi ulteriori quali il mercato di destinazione della droga, il numero di tossicodipendenti rifornibili e l'eccezionalità del sequestro effettuato. Tuttavia, all'aumentare significativo della quantità rispetto alla soglia minima, si affievolisce l'onere motivazionale del giudice, potendo egli fondare la sussistenza dell'aggravante sul solo dato ponderale. Analogamente, il medesimo elemento della rilevante quantità di stupefacente può essere legittimamente valutato sia ai fini della determinazione della pena in misura superiore al minimo, sia per negare il riconoscimento delle attenuanti generiche, senza che ciò comporti una violazione del principio del "ne bis in idem", in quanto si tratta di valutazioni distinte e funzionali a diversi fini.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MENICHETTI Carla - Presidente

Dott. DOVERE Salvatore - rel. Consigliere

Dott. RANALDI Alessandro - Consigliere

Dott. TANGA ((omissis)) - Consigliere

Dott. DAWAN Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 25/10/2019 della CORTE APPELLO di CATANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere SALVATORE DOVERE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore DELIA CARDIA, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre per cassazione, a mezzo del difensore di fiducia avv. (OMISSIS), avverso la sentenza indicata in epigrafe co…

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