Tribunale civile Bologna sentenza n. 263 del 31 gennaio 2008

Massima

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L'amministrazione di sostegno, quale misura di protezione meno limitativa della capacità di agire, deve essere preferita all'interdizione quando essa risulti adeguata a tutelare la persona priva, anche solo parzialmente o temporaneamente, di autonomia nell'espletamento delle funzioni della vita quotidiana, in considerazione delle concrete esigenze di protezione da soddisfare e del rischio di abusi da parte di terzi. L'interdizione può essere disposta solo ove l'amministrazione di sostegno non risulti idonea ad assicurare un'adeguata protezione della persona, in ragione della gravità e della natura della sua infermità mentale, che la rende totalmente e definitivamente incapace di provvedere ai propri interessi. Pertanto, in presenza di una condizione di abituale infermità di mente che determina una ridotta, ma non totale, incapacità della persona di curare i propri affari, il giudice deve preferire l'applicazione dell'amministrazione di sostegno, in quanto misura meno limitativa della capacità di agire, purché essa risulti idonea a garantire un'adeguata protezione degli interessi e dei bisogni della persona, anche in considerazione della presenza di familiari che ne assicurino l'assistenza materiale e sanitaria e della scarsa probabilità di rischi di approfittamento da parte di terzi. Solo ove l'amministrazione di sostegno non risulti sufficiente ad assicurare tale protezione, in ragione della gravità e della natura della infermità mentale, potrà essere disposta l'interdizione, quale misura residuale e più limitativa della capacità di agire.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE DI BOLOGNA
SEZIONE PRIMA CIVILE
Composto dai Magistrati:
Dottor Rosario Ziniti - Presidente -
Dottor Antonio Costanzo - Giudice -
Dottoressa Maria Cristina Borgo - Giudice Rel. -
riunito in camera di consiglio ha emesso la seguente
SENTENZA
nel procedimento civile di primo grado iscritto al n. 9358 del Ruolo Generale degli Affari Contenziosi dell'anno 2005 promosso
da
Ve.Ma. e Bo.Ar. - elettivamente domiciliate in Bologna presso e nello studio dell'avv. Ri.Ca. che le rappresenta e difende
Contro
An.Lo.
contumace
e con l'intervento del
Pubblico Ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna in persona del Sostituto Procuratore Dottor Antonio Gustapane.
SVOGIMENTO DEL PROCESSO
Con ricorso depositato in data 17 giugno 2005, i Signori Ma.Ve. e Ar.Bo. chiedevano fosse pronunziata l'interdizione della zia Signora Lo.An., in qua…

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