Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26839 del 3 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:26839PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di un bene può essere legittimamente disposto quando sussistano il fumus commissi delicti, ovvero l'astratta configurabilità di un'ipotesi di reato, e il periculum in mora, ossia il concreto pericolo di reiterazione della condotta illecita o di dispersione delle prove. A tal fine, non è necessario che l'accusa sia fondata o che sia dimostrata la colpevolezza dell'indagato, essendo sufficiente che l'ipotesi di reato non risulti del tutto manifestamente infondata. Il provvedimento cautelare deve essere adeguatamente motivato, ma il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione è limitato all'ipotesi di motivazione inesistente o meramente apparente, senza potersi estendere all'adeguatezza e alla congruenza logica delle argomentazioni. Pertanto, il sequestro preventivo può essere legittimamente disposto quando, sulla base degli elementi acquisiti, risulti configurabile un'ipotesi di reato e sussista il pericolo di reiterazione della condotta o di dispersione delle prove, a prescindere dalla fondatezza dell'accusa o dall'accertamento della colpevolezza dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. CARMENINI Secondo Libero - Consigliere

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. MELIADO' Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PO. DA. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 27/12/2007 TRIB. LIBERTA' di FOGGIA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MELIADO' GIUSEPPE;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. Mura A..

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con ordinanza in data 27.12.2007 il Tribunale di Foggia rigettava l'istanza di riesame del decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP in sede l'1.12.2007, avente…

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