Il ricorso straordinario ex art. 625-bis c.p.p. è ammesso esclusivamente avverso le pronunce della Corte di Cassazione che rendono definitiva una sentenza di condanna, con esclusione di ogni applicazione analogica della norma a provvedimenti di diversa natura, come nel caso di una decisione che revochi solo parzialmente una precedente sentenza di condanna, lasciando impregiudicate le statuizioni ex art. 612 c.p.p. In tali ipotesi, il ricorso straordinario è inammissibile, in quanto la pronuncia impugnata non integra una "sentenza di condanna" ai fini dell'applicabilità dell'istituto. Pertanto, il ricorso straordinario non può essere proposto avverso una decisione della Corte di Cassazione che, pur intervenendo su una precedente sentenza di condanna, non la renda definitiva nella sua interezza, ma ne revochi solo una parte, mantenendo ferme le statuizioni di natura diversa dalla condanna. In tali casi, il rimedio esperibile è quello ordinario dell'impugnazione, non quello straordinario ex art. 625-bis c.p.p.