Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso presentato dall'Impresa Edile Mor Giorgio e Silvio srl contro il Piano di Governo del Territorio (PGT) del Comune di Manerba del Garda, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. La procedura di approvazione del PGT non è viziata, nonostante il numero elevato di osservazioni accolte o parzialmente accolte, poiché le modifiche apportate non hanno determinato una rottura con l'impostazione originaria del piano, tale da rendere necessaria la ripubblicazione e l'avvio di una nuova procedura. L'amministrazione ha correttamente provveduto a riaprire il termine per l'esame di un'osservazione inizialmente esclusa per errore di protocollazione. 2. La classificazione di un'area come "verde urbano di salvaguardia" (VUS), con conseguente limitazione delle facoltà edificatorie, rientra nella discrezionalità pianificatoria del Comune, purché sia adeguatamente motivata sulla base di un interesse pubblico di natura paesistica e ambientale, come la tutela di spazi di naturalità tra le aree edificate. 3. Il privato non può vantare un affidamento qualificato al mantenimento delle previgenti facoltà edificatorie, in assenza di atti o trattative specifiche con l'amministrazione. In materia urbanistica, l'aspettativa a conservare o migliorare le possibilità di edificazione è particolarmente debole. 4. L'obbligo di piantumazione nelle aree a verde in zona VUS non costituisce una prestazione personale o patrimoniale vietata dall'art. 23 Cost., ma una specificazione dell'obbligo di conservare gli elementi di naturalità esistenti, al fine di perseguire l'interesse pubblico alla tutela paesistica.