Consiglio di Stato sentenza n. 214 del 2011

ECLI:IT:CDS:2011:214SENT

Massima

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Il mutamento di destinazione d'uso di un fabbricato residenziale da abitazione a studio professionale, pur rientrando nella categoria residenziale, comporta un diverso profilo tipologico che l'amministrazione comunale può legittimamente valutare nell'esercizio della propria discrezionalità tecnico-amministrativa, potendo pertanto negare l'autorizzazione richiesta, in assenza di specifici interventi urbanistici che consentano tale trasformazione senza aggravio del carico urbanistico. Tuttavia, qualora l'amministrazione non abbia adeguatamente motivato il diniego o non abbia rispettato le prescrizioni procedurali per l'adozione di varianti al piano regolatore generale, il giudice amministrativo può annullare il provvedimento impugnato, ferma restando la possibilità per l'amministrazione di adottare nuovi atti conformi alla normativa vigente.

Sentenza completa

N. 08380/1993
REG.RIC.

N. 00214/2011REG.SEN.

N. 08380/1993 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso r.g.n. 8380/1993, proposto dal:
Comune di Cagliari, in persona del sindaco, rappresentato e difeso dall'avv. Genziana Farci, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)), in Roma, via Arenula, 21;

contro

((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)), in Roma, via Lazio, 9;

per la riforma

della sentenza del T.a.r. Sardegna, Cagliari, n. 01056/1993, resa tra le parti e concernente
il diniego di autorizzazione al mutamento di destinazione d’uso di un fabbricato residenziale
.

Visti il ricorso in appello ed i relativi allegat…

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