Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 11761 del 18 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:11761PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990, è configurabile quando sussistono i seguenti elementi: a) l'esistenza di un gruppo, i cui membri siano consapevolmente aggregati per il compimento di una serie indeterminata di reati in materia di stupefacenti; b) l'organizzazione di attività personali e di beni economici per il perseguimento del fine illecito comune, con l'assunzione dell'impegno di apportarli anche in futuro per attuare il piano permanente criminoso; c) sotto il profilo soggettivo, l'apporto individuale apprezzabile e non episodico di almeno tre associati, che integri un contributo alla stabilità dell'unione illecita. La prova del vincolo permanente, nascente dall'accordo associativo, può essere data anche attraverso l'accertamento di "facta concludentia", quali i contatti continui tra gli spacciatori, i frequenti viaggi per il rifornimento della droga, le basi logistiche, le forme di copertura e i beni necessari per le operazioni delittuose, le forme organizzative, sia di tipo gerarchico che mediante divisione dei compiti tra gli associati, la commissione di reati rientranti nel programma criminoso e le loro specifiche modalità esecutive. Ai fini della configurabilità dell'aggravante di cui all'art. 416-bis.1 c.p., è sufficiente che le condotte degli indagati, di esercizio dell'attività di raccolta, custodia, miscelazione e cessione delle droghe, contribuiscano in maniera decisiva al finanziamento del sodalizio mafioso, anche senza una diretta partecipazione all'organizzazione criminale. La presunzione di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, prevista dall'art. 275, comma 3, c.p.p. per i reati associativi, non è superabile in assenza di elementi tali da far ritenere l'idoneità di misure cautelari meno afflittive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI SALVO Emanuele - Presidente

Dott. FERRANTI Donatella - rel. Consigliere

Dott. BRUNO Mariarosa - Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - Consigliere

Dott. PICARDI Francesca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 06/12/2018 del TRIB. LIBERTA' di CALTANISSETTA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DONATELLA FERRANTI;
udite le conclusioni del PG Dott. ZACCO FRANCA, la quale conclude per l'inammissibilita';
E' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di CATANIA in difesa di:
(OMISSIS)
Il difensore presente chiede l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Caltanissetta, co…

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