Cassazione penale Sez. III sentenza n. 36328 del 22 agosto 2019

ECLI:IT:CASS:2019:36328PEN

Massima

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Il possesso e la gestione di un sito web di file sharing, attraverso il quale vengono condivisi e diffusi file contenenti materiale pedopornografico, integrano i reati di cui agli artt. 600-ter, commi 3 e 5, e 600-quater, commi 1 e 2, c.p., qualora emergano gravi indizi della consapevolezza e volontarietà della condotta da parte dell'imputato. Tali indizi possono desumersi dalla notevole competenza informatica dell'imputato, dalla lunga permanenza del sito e dal tentativo di cancellarlo all'avvio delle indagini, elementi che denotano l'intenzionalità della condotta criminosa e l'assenza di una plausibile spiegazione alternativa. La sussistenza del dolo, anche nella forma eventuale, non richiede necessariamente la compresenza di tutti gli indici sintomatici individuati dalla giurisprudenza, essendo sufficiente l'accertamento, da parte del giudice di merito, di elementi ragionevolmente e coerentemente esplicativi dell'utilizzo del file sharing a fini illeciti. Inoltre, il pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio, desumibili dalle modalità della condotta e dalla incapacità di autocontrollo dell'imputato, giustificano l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, anche in considerazione della facilità di reperire un telefono cellulare e, quindi, di accedere nuovamente alla rete.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LIBERATI Giovanni - Presidente

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 06/12/2018 del Tribunale di Potenza;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Noviello Giuseppe;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Di Nardo Marilia, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 6 dicembre 2018 il Tribunale di Potenza, sezione del riesame, adito ai sensi dell'a…

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