La revoca di autorizzazioni di polizia per l'installazione e l'uso di apparecchi da gioco (c.d. VLT) è legittima quando emergono circostanze che, valutate complessivamente, inducono a ritenere l'inaffidabilità e la mancanza di buona condotta del titolare, in ragione di rapporti con soggetti legati alla criminalità organizzata, anche solo di natura economica e non necessariamente diretti, tali da far presumere il rischio di un abuso del titolo autorizzatorio e di un condizionamento mafioso dell'attività. Il giudizio di inaffidabilità può fondarsi sulla regola del "più probabile che non", senza che sia necessaria la prova certa di un diretto coinvolgimento del titolare in attività illecite, essendo sufficiente la valutazione prognostica di un serio e non remoto pericolo di abuso. La revoca può riguardare anche autorizzazioni relative a sedi diverse, qualora il requisito soggettivo dell'affidabilità del titolare non possa essere scisso atomisticamente rispetto alle singole licenze. Il provvedimento di revoca non viola il principio di proporzionalità, ove risulti adeguatamente motivato in relazione alla gravità del compendio di elementi posti a base della determinazione.