Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 47484 del 15 dicembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:47484PEN

Massima

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Il reato di oltraggio a pubblico ufficiale di cui all'art. 341-bis c.p. si configura quando le espressioni offensive rivolte al pubblico ufficiale possono essere udite dai presenti, poiché tale potenzialità costituisce già un aggravio psicologico che può compromettere la prestazione del pubblico ufficiale, disturbandolo nell'espletamento delle sue funzioni. Ai fini della sussistenza del reato, è sufficiente che le parole offensive siano pronunciate in un luogo aperto al pubblico, come la cella penitenziaria e i suoi ambienti, che non possono essere considerati luoghi di privata dimora in quanto si trovano nella piena disponibilità dell'amministrazione penitenziaria. Il diniego delle attenuanti generiche può essere motivato non solo dalla presenza di precedenti penali, ma anche dal negativo comportamento processuale tenuto dall'imputato, senza che sia necessario l'allegazione di specifici elementi favorevoli da parte della difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. CALVANESE Ersili - rel. Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 02/10/2020 della Corte di appello di Firenze;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa CALVANESE Ersilia;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza in epigrafe indicata, la Cort…

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