Il comportamento ingiurioso e offensivo nei confronti di un'altra persona, anche se provocato da precedenti contrasti o gesti reciproci, non può essere giustificato dalla scriminante della provocazione di cui all'art. 599 c.p. in assenza di elementi concludenti che dimostrino una reazione immediata e proporzionata ad un'offesa grave e ingiusta subita, essendo invece necessario che la reazione dell'agente sia contenuta entro i limiti della normale tollerabilità sociale e non travalichi la soglia della legittima difesa. Pertanto, l'imputato che abbia tenuto un comportamento ingiurioso e offensivo nei confronti di un'altra persona, anche in presenza di precedenti contrasti e gesti reciproci, non può essere esonerato da responsabilità penale sulla base della scriminante della provocazione, ove non risulti provato che la sua reazione sia stata immediata e proporzionata ad un'offesa grave e ingiusta subita, dovendosi invece ritenere che il suo comportamento abbia travalicato i limiti della normale tollerabilità sociale.