Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5429 del 2023

ECLI:IT:TARNA:2023:5429SENT

Massima

Generata da Simpliciter
L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive, adottato ai sensi dell'art. 31 del d.P.R. 380/2001 (Testo Unico Edilizia), non richiede la previa comunicazione dell'avvio del procedimento, trattandosi di un provvedimento vincolato, non essendo prevista la possibilità per l'amministrazione di effettuare valutazioni di interesse pubblico relative alla conservazione del bene. La motivazione dell'ordine di demolizione non deve necessariamente indicare le ragioni di pubblico interesse diverse da quelle inerenti al ripristino della legittimità violata, che impongono la rimozione dell'abuso, essendo sufficiente accertare la natura abusiva dell'intervento e la sua sussunzione nel regime giuridico delineato dal legislatore. Qualora l'opera abusiva sia realizzata in zona vincolata, l'amministrazione è tenuta, senza alcun margine di discrezionalità, ad irrogare la sanzione pecuniaria nella misura massima prevista dall'art. 31, comma 4-bis, del d.P.R. 380/2001, pari a euro 20.000,00, in caso di mancata ottemperanza all'ordine di demolizione. L'acquisizione gratuita al patrimonio comunale dell'immobile abusivo e delle aree adiacenti, disposta ai sensi dell'art. 31, comma 3, del d.P.R. 380/2001, consegue all'inutile decorso del termine assegnato al destinatario per ottemperare all'ordine di ripristino dello stato dei luoghi, senza che ciò comporti un vizio di illegittimità derivata.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/10/2023

N. 05429/2023 REG.PROV.COLL.

N. 02660/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2660 del 2021, integrato da motivi aggiunti, proposto da
Vincenzo Alessio Campanile, rappresentato e difeso dagli avvocati Luciano Pennacchio, Gianluca Pennacchio, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Napoli, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Barbara Accattatis Chalons D'Oranges, Antonio Andreottola, Bruno Crimaldi, Annalisa Cuomo, Giacomo Pizza, Eleonora Carpentieri, Anna Ivana Furnari, Gabriele Romano, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Maria Cris…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.