Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza n. 634 del 2019

ECLI:IT:TARBS:2019:634SENT

Massima

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Il permesso di soggiorno stagionale può essere convertito in permesso di soggiorno per lavoro subordinato anche qualora il lavoratore straniero abbia prestato attività lavorativa stagionale per un periodo inferiore ai tre mesi previsti dalla legge, purché tale attività sia stata seguita da un ulteriore rapporto di lavoro stagionale che, complessivamente, abbia raggiunto la durata minima richiesta, in applicazione del principio di continuità del soggiorno codificato dall'art. 5, comma 9-bis, del d.lgs. n. 286/1998. Ciò in quanto il requisito dei tre mesi di attività lavorativa stagionale, previsto dall'art. 24, comma 10, del d.lgs. n. 286/1998 per la conversione del permesso di soggiorno, deve essere valutato complessivamente, tenendo conto di eventuali rapporti di lavoro stagionale successivi che, sommati al primo, raggiungano la durata minima richiesta, purché vi sia continuità del soggiorno. L'amministrazione non può negare la conversione del permesso di soggiorno in presenza di tale continuità lavorativa e di soggiorno, anche qualora il primo rapporto di lavoro stagionale non abbia raggiunto singolarmente la durata minima di tre mesi, essendo sufficiente che tale durata sia raggiunta complessivamente considerando i successivi rapporti di lavoro stagionale, in applicazione del principio di favor migratoris e di tutela del lavoratore straniero.

Sentenza completa

Pubblicato il 08/07/2019

N. 00634/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00842/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 842 del 2016, proposto da
SINGH NAVJOT, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC dei Registri di Giustizia, e domicilio fisico presso i suddetti legali in Milano, viale ((omissis)) 30;

contro

MINISTERO DELL'INTERNO, PREFETTURA DI CREMONA, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, con domicilio digitale come da PEC dei Registri di Giustizia, e domicilio fisico in Brescia, via S. Caterina 6;

per l'annullamento

- del provvedimento del responsabile dello Sporte…

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