Cassazione penale Sez. II sentenza n. 16217 del 14 aprile 2014

ECLI:IT:CASS:2014:16217PEN

Massima

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Il sequestro probatorio è legittimo quando il provvedimento di convalida, pur in forma sintetica, individua in modo chiaro il fatto di reato ipotizzato, il rapporto di pertinenza tra le cose sequestrate e l'illecito penale contestato, nonché le esigenze probatorie che giustificano il vincolo, senza che sia necessaria una motivazione analitica, essendo sufficiente il richiamo agli elementi emergenti dagli atti di indagine. Il giudice del riesame può integrare la motivazione del decreto di sequestro, purché nel rispetto della distinzione dei ruoli tra organo requirente e organo giudicante, senza sostituirsi alle scelte discrezionali riservate al pubblico ministero. Il sequestro del corpo del reato, in quanto finalizzato alla sottrazione delle cose pertinenti al reato, non richiede la dimostrazione della necessità probatoria, essendo sufficiente l'individuazione del nesso di pertinenzialità tra la res e l'illecito penale ipotizzato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Domenico - Presidente

Dott. CERVADORO Mirella - rel. Consigliere

Dott. LOMBARDO Luigi Giovan - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1165/2013 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 15/07/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MIRELLA CERVADORO;

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, nella persona del dr. Massimo Galli, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Con decreto del 29 maggio 2013, il Pubblico Ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli dis…

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