Cassazione penale Sez. I sentenza n. 26888 del 12 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:26888PEN

Massima

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La circostanza aggravante dei futili motivi sussiste quando la determinazione criminosa sia stata indotta da uno stimolo esterno di tale levità, banalità e sproporzione rispetto alla gravità del reato, da apparire, secondo il comune modo di sentire, assolutamente insufficiente a provocare l'azione criminosa, tanto da potersi considerare, più che una causa determinante dell'evento, un mero pretesto per lo sfogo di un impulso violento. Pertanto, il giudice di merito deve valutare attentamente la genesi della condotta violenta dell'imputato, senza confondere il possibile motivo della reazione della vittima con il fondamento in fatto della circostanza aggravante, al fine di accertare se le offese o il comportamento della vittima siano effettivamente sproporzionati rispetto all'azione criminosa dell'imputato. In caso di mancata dimostrazione della sproporzione tra stimolo e reazione, l'aggravante dei futili motivi non può essere riconosciuta, con conseguente prevalenza delle circostanze attenuanti generiche concesse e rideterminazione della pena in misura inferiore.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROCCHI Giacomo - Presidente

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 29/09/2016 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MAGI RAFFAELLO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa CASELLA GIUSEPPINA;
Il P.G. chiede l'inammissibilita' del ricorso.
Udito il difensore:
L'avvocato (OMISSIS) conclude chiedendo l'accoglimento del ricorso.
IN FATTO E IN DIRITTO
1. La …

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