Cassazione civile Sez. III sentenza n. 18771 del 26 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:18771CIV

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare le prove acquisite, gode di ampia discrezionalità nella scelta delle fonti probatorie ritenute più idonee a sorreggere la propria decisione, senza essere tenuto a confutare analiticamente tutte le deduzioni difensive, essendo sufficiente che indichi le ragioni del proprio convincimento in modo logicamente coerente e privo di vizi di motivazione. La ricostruzione dei fatti operata dal giudice di merito, fondata sull'apprezzamento delle risultanze istruttorie, non è sindacabile in sede di legittimità, se congruamente motivata, anche laddove diverga dalle prospettazioni di parte o dalle valutazioni di un consulente tecnico di parte, in quanto rientra nell'esclusiva competenza del giudice di merito la valutazione comparativa delle prove e la scelta delle fonti ritenute più attendibili.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIARINI ((omissis)) - Presidente

Dott. TRAVAGLINO Giacomo - Consigliere

Dott. RUBINO Lina - rel. Consigliere

Dott. BARRECA ((omissis)) - Consigliere

Dott. VINCENTI Enzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso 23556-2013 proposto da:
(OMISSIS), (OMISSIS), titolare della ditta (OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che lo rappresenta e difende unitamente all'avvocato (OMISSIS) giusta procura speciale a margine del ricorso;
- ricorrente -
contro
(OMISSIS), (OMISSIS) SPA;
- intimati -
avverso la sentenza n. 2036/2012 della CORTE D'APPELLO di VENEZIA, depositata il 24/09/2012;
udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del…

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