Il trasferimento d'autorità di un militare ad altra sede di servizio comporta il diritto all'assegnazione di un alloggio di servizio (ASI) nella nuova sede, salvo che l'incarico ricoperto non sia espressamente previsto tra quelli che danno titolo a tale beneficio. In tal caso, il militare è tenuto a rilasciare l'alloggio ASI precedentemente assegnato entro 90 giorni dalla cessazione dell'incarico legittimante, decorsi i quali è considerato occupante sine titulo e soggetto al pagamento di un canone di occupazione determinato in misura pari al valore di mercato dell'immobile. L'Amministrazione, tuttavia, è tenuta a valutare con tempestività l'eventuale inclusione del nuovo incarico tra quelli che danno diritto all'alloggio ASI, al fine di evitare l'applicazione del canone di occupazione per il periodo intercorrente tra la cessazione del precedente incarico e l'effettiva assegnazione dell'alloggio nella nuova sede. In caso di mancata assegnazione dell'alloggio ASI nella nuova sede, il militare ha diritto al rimborso del 90% del canone di locazione corrisposto per l'alloggio privato, fino a un importo massimo mensile stabilito dalla legge, per un periodo non superiore a 36 mesi. Tale rimborso è alternativo all'indennità di trasferimento prevista dalla legge, che subisce una riduzione del 20% in caso di fruizione di alloggio di servizio gratuito.