Il ricorso proposto da Sipa S.r.l. e Manna S.r.l. contro la delibera n. 986/2013 del Comune di Napoli, avente ad oggetto l'approvazione degli indirizzi finalizzati alla rielaborazione del piano generale degli impianti pubblicitari, è dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse delle ricorrenti. Il principio di diritto affermato nella sentenza è che il venir meno dell'interesse delle parti al ricorso, a seguito di fatti sopravvenuti, comporta l'improcedibilità del ricorso stesso, con compensazione delle spese di lite. Ciò in quanto il processo amministrativo è improntato al principio della domanda e della corrispondenza tra chiesto e pronunciato, per cui il giudice non può pronunciarsi su questioni divenute prive di interesse per le parti. La massima giuridica che si può trarre dalla sentenza è pertanto la seguente: Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse delle parti, con conseguente compensazione delle spese di lite, qualora vengano meno le ragioni che hanno determinato l'originaria proposizione del ricorso, in applicazione del principio della domanda e della corrispondenza tra chiesto e pronunciato che caratterizza il processo amministrativo. Il giudice amministrativo, in tali casi, non può pronunciarsi su questioni divenute prive di interesse per le parti, dovendo limitarsi a dichiarare l'improcedibilità del ricorso. Tale principio trova applicazione anche quando l'interesse delle parti venga meno a seguito di fatti sopravvenuti nel corso del giudizio, come nel caso di specie in cui le ricorrenti hanno rappresentato di non avere più interesse alla decisione.