Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Catanzaro sentenza n. 1693 del 2019

ECLI:IT:TARCZ:2019:1693SENT

Massima

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Il manufatto realizzato senza il necessario permesso di costruire, in ragione del materiale utilizzato e del suo carattere di stabilità, costituisce una nuova costruzione che richiede il previo rilascio del permesso di costruire, in quanto non può essere ricondotto alla categoria delle opere edilizie minori realizzabili mediante semplice comunicazione di inizio lavori asseverata (C.I.L.A.). L'ordinanza di demolizione di tale manufatto, emessa dall'autorità comunale competente, è pertanto legittima, in quanto l'esecuzione di opere edilizie in assenza del necessario titolo abilitativo integra una violazione delle norme urbanistiche ed edilizie che legittima l'adozione del provvedimento demolitorio, a prescindere dalla natura e dalle dimensioni dell'opera realizzata abusivamente. Il principio di diritto affermato dalla giurisprudenza amministrativa è che la realizzazione di opere edilizie senza il prescritto permesso di costruire, anche se di modeste dimensioni, costituisce un illecito edilizio che legittima l'adozione del provvedimento di demolizione da parte dell'autorità comunale competente, in quanto l'esecuzione di interventi edilizi in assenza del necessario titolo abilitativo è vietata dalla legge a tutela dell'ordinato sviluppo del territorio e del corretto esercizio dell'attività edilizia. Tale principio si applica indipendentemente dalla natura, dalle dimensioni e dalle caratteristiche tecniche dell'opera realizzata abusivamente, essendo sufficiente che essa non rientri tra le categorie di interventi edilizi minori per i quali è ammessa la semplice comunicazione di inizio lavori asseverata (C.I.L.A.), richiedendo invece il previo rilascio del permesso di costruire. L'ordinanza di demolizione, pertanto, costituisce un provvedimento doveroso e vincolato per l'amministrazione comunale, in quanto l'esecuzione di opere edilizie in assenza del necessario titolo abilitativo integra una violazione delle norme urbanistiche ed edilizie che impone l'adozione del provvedimento demolitorio, a prescindere dalla natura e dalle dimensioni dell'opera realizzata abusivamente.

Sentenza completa

Pubblicato il 15/10/2019

N. 01693/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00486/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 486 del 2016, proposto da
Domenico Tedesco, rappresentato e difeso dall'avvocato Donatella Calio', con domicilio eletto presso lo studio Giuseppe Spadafora in Catanzaro, via XX Settembre, 63;

contro

Comune di Longobucco, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Giuseppe Tagliaferro, con domicilio eletto presso lo studio Francesco Falcone in Catanzaro, via Cardinale G. Sirleto n. 63;
Responsabile Ufficio Tecnico Ing. Felicetti Giuseppe non costituito in giudizio;

per l'annullamento

dell'ordinanza n 12 del 04/03/201…

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