Il terzo interessato alla restituzione di beni sottoposti a sequestro preventivo, per proporre ricorso per cassazione avverso l'ordinanza del tribunale del riesame che ha respinto l'istanza di riesame, deve conferire al proprio difensore una procura speciale nelle forme previste dall'art. 100 c.p.p., la quale deve contenere la chiara manifestazione di volontà di affidare a quel determinato professionista l'incarico di svolgere le difese necessarie alla tutela delle proprie ragioni in quella specifica procedura, senza che sia necessaria l'adozione di formule particolari. La mancata osservanza di tali forme determina l'inammissibilità del ricorso per cassazione, in quanto la procura speciale ex art. 100 c.p.p. non si differenzia per funzione, contenuto e formule sacramentali dalla nomina del difensore dell'imputato ex art. 96 c.p.p., con conseguente necessità di interpretare il contenuto dell'atto alla luce della chiara manifestazione di volontà del terzo interessato. Pertanto, la procura alle liti di cui all'art. 100 c.p.p. deve semplicemente indicare in modo chiaro il procedimento cui si fa riferimento e la volontà di nomina del difensore per tale procedimento, senza necessità di specifici riferimenti al potere di chiedere la restituzione del bene in sequestro o il riesame del decreto di sequestro, mentre sarà necessario il conferimento di una nuova procura per i successivi gradi di giudizio o per il singolo atto al fine di proporre l'eventuale ricorso per cassazione.