Cassazione penale Sez. III sentenza n. 29577 del 14 giugno 2017

ECLI:IT:CASS:2017:29577PEN

Massima

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L'ordine di demolizione di un manufatto abusivo, anche se disposto dal giudice penale ai sensi dell'art. 31, comma 9, del D.P.R. n. 380 del 2001, ha natura di sanzione amministrativa a carattere ripristinatorio, finalizzata alla reintegrazione dell'assetto urbanistico violato, e non è soggetto alla prescrizione stabilita dall'art. 173 c.p. per le sanzioni penali, né alla prescrizione prevista dalla L. n. 689 del 1981 per le sanzioni pecuniarie. Tale misura, infatti, non ha finalità punitive, ma configura un obbligo di fare imposto per ragioni di tutela del territorio, producendo effetti sul soggetto che si trova in rapporto con il bene, indipendentemente dall'essere stato o meno l'autore dell'abuso. La natura amministrativa e accessoria della demolizione ordinata dal giudice penale non muta in ragione dell'organo che la dispone, essendo essa identica nell'oggetto e nel contenuto rispetto all'ordine o all'ingiunzione emessi dall'autorità amministrativa. Pertanto, l'ordine di demolizione giudiziale è suscettibile di revoca da parte del giudice penale allorquando divenga incompatibile con provvedimenti amministrativi di diverso tenore, non essendo impermeabile alle eventuali vicende estintive del reato e/o della pena. La demolizione rimane eseguibile anche in caso di estinzione del reato conseguente al decorso del termine di cui all'art. 445, comma 2, c.p.p., o di morte del reo sopravvenuta all'irrevocabilità della sentenza, in quanto la sua natura amministrativa e accessoria la rende impermeabile a tali vicende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAVALLO Aldo - Presidente

Dott. CERRONI Claudio - rel. Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 29/03/2016 del Tribunale di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 29 marzo 2016 il Giudice dell'esecuzione del Tribunale di Napoli ha rigettato l'istanza di rev…

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