Cassazione penale Sez. II sentenza n. 38 del 4 gennaio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:38PEN

Massima

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Il pubblico dipendente che attesta falsamente la propria presenza in ufficio, mediante timbratura del cartellino o della scheda magnetica in luogo diverso da quello di assegnazione, integra il reato di truffa aggravata, qualora tale condotta sia idonea a indurre in errore l'amministrazione di appartenenza circa l'effettiva presenza sul luogo di lavoro e sia finalizzata al conseguimento di un ingiusto profitto, anche sotto forma di compenso per lavoro straordinario, con conseguente danno per l'ente pubblico. L'onere di provare l'assenza di autorizzazione a recarsi in un luogo diverso da quello di assegnazione grava sull'imputato, non essendo sufficiente la mera allegazione difensiva. La valutazione prognostica del giudice dell'udienza preliminare circa l'eventuale condanna in giudizio non può essere incentrata sulla verifica del puntuale rispetto dei criteri di valutazione della prova, ma deve riguardare l'insussistenza delle condizioni per fondare una prognosi favorevole all'accusa, ferma restando la possibilità di censurare la sentenza di non luogo a procedere per vizio di motivazione o per omessa assunzione di una prova decisiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamill - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

parte civile Azienda Sanitaria Locale (OMESSO) della Regione Piemonte;

nei confronti di:

Ba. La. , nata a (OMESSO) il (OMESSO);

avverso la sentenza del Giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Torino, in data 15.2.2007;

Sentita la relazione della causa fatta dal consigliere Dr. Piercamillo Davigo.

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, Dott. Tindari Baglione, il quale ha concluso chiedendo che la sentenza impugnata sia annulla…

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