Il diniego di rinnovo della licenza di porto d'armi per difesa personale, in assenza di mutamenti delle circostanze di fatto e soggettive che avevano giustificato il precedente rilascio, deve essere adeguatamente motivato dall'Amministrazione, evidenziando puntualmente le ragioni del mutato apprezzamento rispetto alle valutazioni pregresse, anche con riferimento all'incidenza del decorso del tempo sulla posizione dell'interessato. Infatti, il principio di coerenza dell'azione amministrativa e di legittimo affidamento del privato impongono che, in caso di rinnovo di autorizzazioni di polizia, l'Amministrazione non possa esimersi dall'indicare il mutamento delle condizioni che avevano consentito il rilascio originario del titolo, a meno che non siano sopravvenuti nuovi elementi ostativi o sia intervenuta una diversa ponderazione tra l'interesse privato e quello pubblico. Pertanto, il difetto di congrua motivazione del provvedimento di diniego di rinnovo, in assenza di variazioni delle circostanze rilevanti, determina l'illegittimità dell'atto, con conseguente necessità di un nuovo esercizio del potere amministrativo, adeguatamente motivato.