Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 43470 del 28 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:43470PEN

Massima

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Il giudizio di attualità della pericolosità sociale del soggetto proposto per l'applicazione di una misura di prevenzione deve essere valutato con particolare rigore, tenendo conto del lasso di tempo trascorso rispetto alla realizzazione delle condotte che hanno determinato l'originaria applicazione della misura, nonché di eventuali elementi sopravvenuti che possano incidere sulla persistenza o sull'attenuazione della pericolosità. Pur non essendo la detenzione incompatibile con il protrarsi della pericolosità, essa non ne implica automaticamente la persistenza, sicché il giudice di merito è tenuto a fornire adeguata motivazione sulla attualità della pericolosità sociale al momento della decisione, anche in presenza di una pregressa condanna per reati gravi, come quelli di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. In particolare, la lunga latitanza del soggetto, ritenuta possibile in ragione di una rete di appoggi riferibili a gruppi criminali organizzati, può costituire indice sintomatico della persistenza della pericolosità sociale, mentre la sopravvenienza di una nuova condanna, pur potendo rafforzare il quadro indiziario originario, non esime il giudice dal verificare l'attualità della pericolosità al momento della decisione, avendo riguardo anche all'eventuale decorso di un congruo lasso di tempo e agli effetti rieducativi della detenzione. Inoltre, nel procedimento di prevenzione, il giudice di appello può esaminare d'ufficio elementi sopravvenuti alla decisione di primo grado che incidano sulla valutazione della pericolosità del proposto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Francesco - Presidente

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - rel. Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso il decreto n. 50/2014 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 28/11/2014;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANGELO CAPOZZI;
lette le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto l'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato.
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto del 28.11.2014 la Corte di appello di Reggio Calabria - a seguito di gravame interposto nell'interesse di (OMISSIS) avverso il decreto emesso il 7.2.2003 dal loca…

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