Cassazione penale Sez. V sentenza n. 1973 del 16 gennaio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:1973PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare l'applicabilità dell'istituto della particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis c.p., deve effettuare un rigoroso esame delle modalità della condotta e dell'entità del danno e del pericolo cagionati, senza limitarsi ai soli effetti della stessa, dovendo considerare anche l'astratta pericolosità del comportamento tenuto dall'imputato e le gravi conseguenze che avrebbe potuto determinare, a prescindere dal verificarsi di un danno effettivo. Pertanto, il giudice non può ritenere integrato il requisito della particolare tenuità del fatto qualora la condotta dell'imputato, pur non avendo cagionato conseguenze gravi per mera casualità, abbia comunque esposto a grave pericolo la persona offesa e la pubblica incolumità, in violazione dei parametri previsti dall'art. 131-bis c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - rel. Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI PALERMO;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/06/2015 del TRIBUNALE di MARSALA;
udita la relazione svolta dal Consigliere ANDREA FIDANZIA;
lette/sentite le conclusioni del PG;
Il Pg. chiede l'annullamento senza rinvio con trasmissione degli atti al Tribunale di Marsala per il giudizio.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza emessa in data 16 giugno 2015 il Tribunale di Marsala ha dich…

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