Cassazione penale Sez. I sentenza n. 13047 del 25 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:13047PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni mobili ed immobili può essere disposto quando risulti una sproporzione tra il reddito dichiarato e il patrimonio posseduto, tale da far presumere un'illecita accumulazione di ricchezza. Tale presunzione può essere superata solo attraverso la dimostrazione, da parte del soggetto interessato, della legittima provenienza dei beni, anche mediante la prova di aver impiegato somme riscosse a titolo di risarcimento del danno per la ristrutturazione di immobili di proprietà. Tuttavia, il mero impiego di tali somme a fini ripristinatori non è di per sé sufficiente a giustificare l'acquisto di ulteriori beni mobili ed immobili, in assenza di una comprovata capacità reddituale adeguata. Il giudice del riesame è tenuto a fornire una motivazione congrua e non meramente apparente in ordine alla sussistenza dei presupposti per l'applicazione della misura cautelare reale, valorizzando tutti gli elementi di fatto emersi dalle indagini, anche con riferimento alla condizione economica del soggetto e dei suoi familiari. Il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza del tribunale del riesame è ammesso solo per violazione di legge, che ricorre in caso di mancanza assoluta di motivazione o di motivazione meramente apparente, non già per il mero travisamento del dato probatorio, che non è censurabile in tale sede.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. DI TOMASSI Maria Stefani - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) Bi. Em. , n. il (OMESSO);

avverso l'ordinanza 11 aprile 2008 - Tribunale di Reggio Calabria;

sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Maurizio Barbarisi;

udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Dr. Fraticelli Mario, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. - Con ordinanza in data 11 aprile 2008 depositata in cancelleria il 12 aprile 2008, il Tribunale …

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