Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 1815 del 2016

ECLI:IT:TARLE:2016:1815SENT

Massima

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La servitù di uso pubblico su un'area privata può costituirsi per "dicatio ad patriam", ossia per il comportamento del proprietario che, pur senza intenzionalità diretta a dar vita al diritto di uso pubblico, mette volontariamente e con carattere di continuità il proprio bene a disposizione della collettività, assoggettandolo al correlativo uso, senza che occorra un congruo periodo di tempo o un atto negoziale od ablatorio, al fine di soddisfare un'esigenza comune ai membri della collettività uti cives e non uti singuli. Tale destinazione all'uso pubblico può desumersi anche da un comportamento omissivo del proprietario, consistente nella mancata opposizione all'utilizzo pubblico del bene, purché questo risulti idoneo a soddisfare un interesse comune della collettività. Pertanto, il proprietario di un'area privata che sia stata di fatto destinata a marciapiede pubblico, senza che egli abbia manifestato una volontà contraria, non può legittimamente chiedere il rilascio di un permesso di costruire per delimitare tale area, in quanto difetta della necessaria legittimazione soggettiva, essendo l'area gravata da una servitù di uso pubblico. In tal caso, il diniego del permesso di costruire, fondato sull'esistenza di tale servitù, non costituisce uno sviamento di potere, ma un legittimo esercizio del potere di controllo preventivo sull'uso del territorio comunale.

Sentenza completa

Pubblicato il 25/11/2016

N. 01815/2016 REG.PROV.COLL.

N. 00826/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Terza

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 826 del 2007, proposto da:
Bono Addolorata Maria, rappresentata e difesa dall'avvocato Silvestro Lazzari (C.F. LZZSVS63E12D305Y), con domicilio eletto presso il suo studio in Lecce, via Taranto, 92;

contro

Comune di Ortelle, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Tommaso Millefiori (C.F. MLLTMS57C10B822M), con domicilio eletto presso il suo studio in Lecce, via Mannarino, 11/A;

per l'annullamento:

- con il ricorso introduttivo:

del provvedimento prot. n. 2127 del 28 marzo 2007, a firma del Responsabile dell’…

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