La presentazione di una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) edilizia ai sensi dell'art. 23 del d.p.r. n. 380/2001 determina il consolidamento dei relativi effetti, decorso il termine perentorio di 30 giorni di cui all'art. 19, comma 6-bis, della l. n. 241/1990, senza che l'amministrazione comunale abbia adottato un provvedimento di divieto o di inibizione dei lavori. Pertanto, ogni successivo intervento inibitorio o ripristinatorio da parte dell'ente locale può essere legittimamente disposto solo nel rispetto delle forme e delle garanzie partecipative e motivazionali proprie dell'autotutela decisoria, ai sensi del comma 4 del citato art. 19, non potendo rilevare eventuali carenze documentali emerse in sede di presentazione della SCIA, le quali, ove rilevanti, avrebbero dovuto comportare l'attivazione dei poteri conformativi previsti dal comma 1 della medesima disposizione. Infatti, il mancato tempestivo esercizio dei poteri inibitori e conformativi da parte dell'amministrazione comunale, entro il termine perentorio di 30 giorni, determina il consolidamento degli effetti della SCIA, precludendo ogni successivo intervento interdittivo-ripristinatorio, se non nel rispetto delle garanzie partecipative e motivazionali proprie dell'autotutela decisoria.