Cassazione penale Sez. I sentenza n. 9426 del 1 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:9426PEN

Massima

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Il concorso nel reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina si configura anche quando l'imputato, pur non essendo il diretto organizzatore del trasporto illegale di migranti, abbia comunque svolto un ruolo attivo e determinante nel garantire il buon esito della traversata, collaborando con il complice nella cura del trasporto e attivandosi per richiedere i soccorsi in mare in caso di pericolo. L'aggravante del numero delle persone trasportate e quella del pericolo per la vita e l'incolumità dei migranti si applicano anche quando l'imputato, pur non essendo il diretto organizzatore del viaggio, abbia consapevolmente contribuito a determinare una situazione di grave rischio per i trasportati, ammassandoli in numero sproporzionato su un'imbarcazione del tutto inidonea per capienza, instabilità e insufficienza di carburante. La mancata prova di minacce subite dall'imputato prima della partenza, nonché il suo comportamento attivo durante il viaggio, escludono la possibilità di riconoscere a suo favore la scusante dello stato di necessità. Parimenti, la mera collaborazione con gli inquirenti, limitata a quanto già noto, non integra i presupposti per il riconoscimento della circostanza attenuante prevista per chi si adopera per evitare che l'attività delittuosa sia portata a conseguenze ulteriori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. BONITO Francesco M. S - Consigliere

Dott. SIANI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/04/2016 della CORTE APPELLO di CATANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. VINCENZO SIANI;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore VIOLA ALFREDO POMPEO che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza in epigrafe, emessa il 13 aprile - 6 luglio 2016, corretta con provvedimento del 6 luglio 20…

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