Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 19827 del 9 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:19827PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: Il decreto di citazione a giudizio, pur dovendo contenere tutti i dati rilevanti della contestazione ai sensi dell'art. 552 c.p.p., non è nullo per il solo fatto che nel capo di imputazione non sia stata indicata la data del fatto, quando tale elemento risulti comunque desumibile da altri atti del procedimento, come il verbale di arresto in flagranza e l'interrogatorio di convalida, in cui l'imputato abbia avuto conoscenza della data e del luogo del reato contestato. L'omissione della data nel capo di imputazione costituisce infatti un mero errore materiale, che non comporta alcuna lesione del diritto di difesa dell'imputato, il quale è stato comunque posto in condizione di conoscere tutti gli elementi essenziali della contestazione. Analogamente, la mancata notifica all'imputato dell'avviso di anticipazione dell'udienza, quando egli sia stato comunque ritualmente citato per la data originariamente fissata, non determina nullità della sentenza, in assenza di una concreta lesione del contraddittorio. Il principio di diritto che si ricava è quindi che il rispetto delle garanzie difensive dell'imputato, e non la mera osservanza formale delle disposizioni processuali, costituisce il parametro di valutazione della validità degli atti del procedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. GRAMENDOLA Francesco - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

ME. Cl. , n. a (OMESSO);

avverso la sentenza in data 20 febbraio 2006 della Corte di appello di Torino;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. CONTI Giovanni;

Udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. SELVAGGI Eugenio, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

FATTO E DIRITTO

Con la sentenza in epigrafe, la Corte di appello di Torin…

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