Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 646 del 2013

ECLI:IT:TARNA:2013:646SENT

Massima

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Il Comune ha il potere di ordinare la demolizione di opere edilizie realizzate in assenza del prescritto titolo abilitativo, anche in zone sottoposte a vincolo storico-artistico, in quanto tale ordine costituisce un atto dovuto, sufficientemente motivato con il mero accertamento dell'abuso, senza necessità di una specifica valutazione dell'interesse pubblico alla rimozione, che è in re ipsa nel ripristino dell'assetto urbanistico violato. La presentazione successiva di una domanda di accertamento di conformità ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. n. 380/2001 non determina l'effetto sospensivo del procedimento sanzionatorio, previsto espressamente dalla legge solo per la domanda di condono, e non rileva ai fini della legittimità del provvedimento demolitorio, potendo al più aver formato il silenzio-rigetto non impugnato.

Sentenza completa

N. 02786/1992
REG.RIC.

N. 00646/2013 REG.PROV.COLL.

N. 02786/1992 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2786 del 1992, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con il quale elettivamente domicilia in Napoli alla via ((omissis)) n. 3;

contro

Comune di Massa di Somma, in persona del legale rappresentante pro tempore, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

1.dell’ordinanza di demolizione n.71 del 6 dicembre 1991 (prot. N.7655), relativa alla realizzazione, in assenza di titolo abilitativo, di una soprelevazione in corso di esecuzione, per uno spazio interno di m.9,90 x10,60 alla via ((omissis)) n.8 (lavori dei quali veniva ingiunta la sospensione …

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