Cassazione penale Sez. I sentenza n. 5140 del 9 febbraio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:5140PEN

Massima

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Il giudice di sorveglianza, nel valutare la concessione di misure alternative alla detenzione a favore di un condannato per il reato di violenza sessuale su minore, deve tenere conto dell'esito dell'osservazione scientifica della personalità del detenuto, condotta collegialmente per almeno un anno, come previsto dall'art. 4-bis, comma 1-quater, dell'Ordinamento Penitenziario. Tale osservazione, finalizzata a formulare una prognosi di non recidiva, costituisce un presupposto necessario per l'applicazione di qualsiasi beneficio penitenziario, non potendo il giudice prescindere da tale valutazione e basarsi unicamente sulla gravità del titolo di reato o su altri elementi fattuali. Inoltre, il giudice deve tenere conto di tutti gli elementi emersi nel corso dell'osservazione, compresi quelli relativi all'eventuale risarcimento del danno alla vittima, al fine di valutare concretamente il percorso di revisione critica e di avvicinamento a modelli socialmente validi compiuto dal condannato, in rapporto alla condotta illecita per la quale è stata inflitta la condanna. Solo una motivazione che dia conto di tale complessiva valutazione, riferita specificamente alla personalità del soggetto, può consentire di accertare la sussistenza o meno dei presupposti per la concessione delle misure alternative richieste.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M.S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1471/2011 TRIBUNALE SORVEGLIANZA di ROMA, del 12/05/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANGELA TARDIO;

lette le conclusioni del Procuratore Generale Dott. GABRIELE MAZZOTTA, che ha concluso chiedendo dichiararsi inammissibile il ricorso, con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma alla cassa delle ammende.

RI…

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