Cassazione penale Sez. III sentenza n. 21179 del 17 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:21179PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il quantitativo di sostanza stupefacente, anche se inferiore ai limiti di legge, non esclude di per sé la destinazione a fini di spaccio, qualora siano presenti altri elementi fattuali, quali la suddivisione in dosi, il tentativo di disfarsi della droga alla vista della polizia, la fuga e l'assenza di altri passeggeri nel veicolo, che inducano a ritenere il finalismo dello spaccio, elemento costitutivo del reato di cui all'art. 73 del D.P.R. n. 309/1990. In tali casi, il giudice è tenuto a una rigorosa motivazione per escludere la destinazione non esclusivamente personale della sostanza, anche in presenza di un quantitativo inferiore ai limiti di legge, senza che sia necessario il rinvenimento di ulteriori elementi probatori, quali altra droga o strumenti per il confezionamento. La valutazione complessiva degli indizi, nel rispetto del principio dell'oltre ogni ragionevole dubbio, consente di affermare la responsabilità penale dell'imputato, anche in assenza di una presunzione assoluta di detenzione a fini di spaccio per il superamento dei limiti quantitativi. Inoltre, il diniego delle circostanze attenuanti generiche può essere adeguatamente motivato sulla base della personalità negativa dell'imputato e della sua condotta sintomatica di una non comune abilità propria di un esperto spacciatore.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. GRILLO Renato - rel. Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. ORILIA Lorenzo - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2691/2009 CORTE APPELLO di FIRENZE, del 19/11/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/10/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. RENATO GRILLO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DELEHAYE Enrico che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1.1 Con sentenza del 19 novembre 2010, la Corte di Appello di Firenze conferm…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.